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UNO TRA MOLTI


Il progetto propone la costruzione di un eco-quartiere sociale, vibrante, plurale ed inclusivo.
"Uno tra molti" esplora il tema dell'urbanità attraverso una riflessione sui temi della prossimità e della mixitè, intesa come un mix funzionale, tipologico e sociale necessario all'animazione della città pubblica e per la socialità del quartiere.
L'impianto è articolato, poroso e permeabile per consentire una certa apertura alla città con cui si relaziona attraverso un rapporto di continuità.
Alla scala architettonica il progetto propone una ricca grammatica di tagli d'appartamento per consentire diversi modi di abitare che tengono conto delle evoluzioni sociali in corso, come ad esempio l’invecchiamento della popolazione o la frammentazione della struttura familiare tradizionale.



G00 - Manifesto



T01 - Urbanità

Città chiusa e città aperta

Immaginare un nuovo futuro per lo scalo di Rogoredo significa anzitutto comprenderne il ruolo urbano alla scala metropolitana.

L’area di progetto si trova in una posizione intermedia tra diversi pezzi di città, ciascuna con i propri caratteri, la propria identità e le proprie morfologie.
A sud-ovest, la struttura urbana è piuttosto compatta e si imposta sulla figura dell’ isolato come elemento ordinatore. Verso nord e verso est, la città è caratterizzata da una serie di grandi “recinti”: le placche logistico-industriali che si sono sviluppate lungo la ferrovia e le grandi enclaves che alcuni quartieri moderni e contemporanei costituiscono.

Con queste premesse il sud-est milanese appare non solo come una città complessa e frammentata, ma anche come una città chiusa ed esclusiva.
“Uno tra molti” riflette quindi sulla questione della permeabilità attraverso la declinazione del tema della città aperta, intesa come una città plurale, variata, equa ed inclusiva.

A partire da tale lettura interpretativa il progetto struttura legami e sinergie con contesti vicini e lontani, proponendo un impianto articolato e poroso che si apre alla città.

Tra residenza e produzione

Il nuovo quartiere cooperativo sorgerà lungo via V. Toffetti il cui invaso è debolmente definito dai muri ciechi dei magazzini che vi si affacciano e da edifici terziari introversi.
Ne deriva uno spazio urbano poco domestico, caratterizzato da spazi non attrattivi, legati perlopiù all’uso dell’automobile e non ad una fruizione lenta, pedonale ed attiva degli spazi aperti.

Il progetto propone quindi un nuovo tipo di spazio pubblico lungo la strada. Anziché immaginare un isolato introverso o l’ennesimo muro cieco lungo il marciapiede di via Toffetti, il progetto propone infatti un impianto aperto e frammentato, caratterizzato da una struttura articolata e permeabile degli spazi aperti.



G01 - Urbanità



T02 - Città pubblica/privata

Tra gli obiettivi del progetto emerge l’intento di garantire una certa effervescenza urbana attraverso la declinazione di alcune strategie ed azioni progettuali specifiche.

Mixitè e intensità
Il progetto indaga il tema della mixitè, intesa come mix funzionale, tipologico e sociale con l’obiettivo di creare uno spazio attivo, intenso ed effervescente.

Città pubblica e spazio aperto
Il progetto propone una ricca grammatica di spazi aperti, caratterizzati da diverse identità e diversi gradi di vivacità, tranquillità e domesticità. Garantendo una gradualità nel passaggio dallo spazio pubblico a quello più privato dell’abitazione è possibile ridimensionare il ruolo di alcuni dispositivi invasivi di separazione spaziale come ad esempio muri, recinzioni e/o cancelli. Il disegno del suolo assume quindi un ruolo fondamentale per la realizzazione di diversi tipi di spazio che sappiano fare fronte alle necessità di diversi possibili fruitori, con l’obiettivo di favorire la socialità e le relazioni tra gli abitanti.

Prossimità e promiscuità
In quest’ottica lo spazio lo spazio pubblico diviene un luogo di arricchimento e di dialogo tra diversi attori, uno spazio capace di stimolare l’incontro e la socialità nel quartiere anche attraverso una riscoperta della prossimità e della promiscuità (di spazi, usi e persone).



G02 - Città pubblica/privata



T03 - Abitare

Tipi di abitare
L’impianto urbano del nuovo quartiere è definito attraverso l’uso di diverse tipologie: edifici a ballatoio lungo la strada, edifici in linea verso il parco, palazzine isolate ed edifici ibridi che indagano il rapporto di convivenza tra abitare contemporaneo e lavoro.
Tale grado di mix tipologico consente e suggerisce diversi lifestyles.
Il progetto prevede la realizzazione di edifici flessibili e modulari (la cui struttura si imposta su un modulo quadrato di dimensioni contenute) per garantire diverse aggregazioni possibili delle diverse tipologie e dei diversi tagli di appartamento.

Tra questi ultimi il progetto si è concentrato su alcune soluzioni innovative che tengono conto delle evoluzioni sociali in corso, come ad esempio l’invecchiamento della popolazione o la frammentazione della struttura familiare tradizionale:

Appartamenti “cluster”: una tipologia principalmente destinata a persone sole, agli anziani, alle famiglie monoparentali o ricomposte. I "cluster" permettono infatti di creare piccole unità abitative all’interno di un unico grande appartamento, di lottare contro l’isolamento (in particolare degli anziani) e di intensificare i legami sociali approfittando delle sinergie legate alla condivisione di luoghi di vita comuni.
Stanze indipendenti: stanze separate dagli appartamenti ma adiacenti ad essi in modo da poter essere annesse all’abitazione in caso di necessità. Possono accogliere la camera per un adolescente, un genitore anziano, una badante, un piccolo ufficio o qualsiasi altro uso si renda necessario nei diversi momenti della vita..
Spazi jolly: si tratta di spazi comuni che possono essere affittati dagli abitanti per brevi periodi quando siano necessari spazi più generosi (generosità mutualizzata) rispetto a quelli offerti dai singoli appartamenti privati. Si tratta di spazi polivalenti che possono essere utilizzati con diverse finalità: ospitare un parente per qualche giorno, organizzare una cena numerosa tra amici, una festa di quartiere, un corso di musica…



G03 - Abitare



Costi di costruzione

La definizione dei valori unitari per la stima dei costi di costruzione si basa sulla distinzione delle diversa tipologie edilizie e sui diversi tipi di spazio aperto (fonte : “prezziario delle tipologie edilizie”). L'area a verde attrezzato comprende suoli permeabili e spazi pavimentati. In generale il progetto si pone come obiettivo il contenimento dei costi di costruzione attraverso una struttura portante di travi e pilastri semplice e modulare con luci limitate; la limitazione del parcheggio ad un solo piano interrato ed il relativo riutilizzo in loco della terra di scavo per realizzare il terrapieno verso la ferrovia. L’intervento, per limitare l’investimento iniziale, può essere costruito per fasi successive grazie alla flessibilità dell’impianto proposto.



Elaborati grafici