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AAA2015 Catania: Foto


Il sito di concorso catanese è in pieno centro storico, nel quartiere Civita, il più antico della città, fra palazzi barocchi poco distante dal porto e dagli Archi della Marina.



Siamo nel cuore della città, entro il circuito delle mura occidentali, a difesa di quello che un tempo doveva essere probabilmente una vera e propria cittadella, da cui il nome Civita del quartiere. Un perfetto quadrilatero di vie, ricco di sontuosi palazzi barocchi, edifici religiosi, stradine, piazze, denso di testimonianze storiche. Il quartiere ai primordi doveva essere una vera cittadella, nonché probabilmente quartiere islamico. Il sito di concorso nello specifico si trova in piazza Pietro Lupo, alla convergenza fra il quartiere Civita e altri due quartieri storici catanesi, Centro e san Berillo. Poco distante si trova il porto e la zona degli Archi della Marina.





In questo contesto di particolare rilevanza, con edifici come il vecchio carcere borbonico a due passi e, poco più in là, il Teatro lirico Massimo Bellini, intorno agli anni '60 è stata costruita una stazione destinata al trasporto pubblico, successivamente convertita in una palestra di scherma. L'edificio, dopo anni di gloria legati allo sviluppo di questo sport e i successi della squadra locale, è poi caduto in disuso ed è stato abbandonato al degrado.





Il concorso di idee si focalizza sulla riqualificazione di questo immobile di proprietà comunale, negli ultimi anni utilizzato da una rete di associazioni locali che vi ha realizzato attività culturali e sociali, avviando quello che definiscono un "progetto di riappropriazione" e un intenso dibattito sulla destinazione e l'uso di questo spazio. Le immagini pubblicate in questa pagina che mostrano l'esterno e l'interno del fabbricato sono state condivise da questa rete di associazioni, il Collettivo Palestra LUPo, che ringraziamo per la disponibilità mostrata anche in sede di sopralluogo.





Il concorso è l’occasione per fornire alla città esistente i servizi all’abitazione che negli altri contesti sono posti a integrazione e completamento. L'attenzione più che sulla progettazione di residenze si sposta e concentra sulle esigenze degli abitanti in un esperimento di retro-fitting urbano che utilizza i servizi alla residenza ed eventuali particolari forme di residenzialità come materiale primario per innescare processi di riqualificazione diffusa del tessuto urbano.