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[HUB]itare Rogoredo


Il sito si presenta come una sovrapposizione di due concezioni di organizzazione del territorio antitetiche. La I è costituita dallo schema ortogonale di lottizzazione di fine 800, la II dalla riorganizzazione urbana prevista dal P.I.I. del comune di Milano, che rappresenta nella sua completezza una forte debolezza realizzativa, da questo ne consegue un importante cambio di prospettive per consentire ad alcune aree di S. Giulia di avere un rapporto importante con tutto quello che una volta avrebbero negato. L’area ricopre un ruolo fondamentale nella nuova configurazione diventando la cerniera servizi che unirà il passato, il presente e il futuro, tutto questo diventerà il volano attrattivo che abbatterà quelle barriere funzionali che ad oggi caratterizzano il tessuto urbano di questa zona.



D00- Elaborato grafico



D00 - Elaborato grafico

G00 - Immagini generali



T01 - Quadro strategico

L’area di Rogoredo è caratterizzata sull’asse longitudinale nord-sud da due rilevanti, seppur oggi poco valorizzate, presenze ambientali come gli orti urbani. Partendo da questi due elementi importanti dal punto di vista ambientale nasce l’idea di sviluppare tre assi pedonali che attraversino longitudinalmente i tre quartieri con l’inserimento di servizi che valorizzano in punti strategici e le aree disomogenee. La caratteristica di questi assi è quella di creare percorsi pedonali che alle tre lunghezze permettono agli abitanti di muoversi e raggiungere punti e servizi all’abitare come gli orti urbani, la fattoria didattica, il mercato km0 il centro sportivo e i giardini tematici, questi ultimi pensati anche in diretta correlazione con le scuole per sensibilizzare i ragazzi al tema della natura. Altro tema importante ripensato come sistema ecologico è la mobilità pubblica che si configura in una nuova posizione, la linea 88 che attualmente serve il cuore dell’area passerà solo esternamente e sarà affiancata da una navetta ecologica che in prossimità dei punti nodali si staccherà dalla linea esterna per entrare nell’area a servizio degli abitanti che vogliono raggiungere i punti nodali. Il punto di partenza delle funzioni ecologiche è lo smart-point posizionato nella parte nord, rappresenta il terminal per la navetta ecologica, per le auto ecologiche. La pista ciclabile ricopre un ruolo fondamentale poiché permette una mobilità a 360° raggiungendo quelle zone che prima erano difficilmente raggiungibili come la zona ad est dell’area dove è stato pensato un nastro multiservizi che funge da cerniera tra quello che c’è e quello che sarà, cioè il grande parco pubblico, il nastro accoglierà una molteplicità di funzioni, dalla fermata della navetta ecologica al percorso vitae a zone di sosta e socializzazione, il tutto rafforzato dai bike-sharing che raggiungono la concentrazione massima in prossimità dei collegamenti con la stazione di Rogoredo, che attualmente risulta servita da un unico sottopasso, questa criticità è stata superata con la creazione di un ponte pedonale che collega l’area di “[HUB]itare Rogoredo” con la banchina della stazione creando un punto di contatto anche con la futura green-way che unirà questa parte periferica con le aree centrali della città.



G01 - Immagini riguardanti il quadro strategico



T02 - Progetto degli spazi aperti

L’area di [HUB]itare Rogoredo è stata concepita come una superficie che viene incisa nella parte di via Pestagalli per alzarsi in quota e creare una tasca servizi che accolga la zona parcheggio per le residenze, la piazza coperta con i servizi di fermata della linea 88, della navetta ecologica e il bike-sharing, continuando nella zona carico e scarico merci per l’edificio multifunzionale e chiudendosi con il parcheggio esistente, rivisto e parzialmente coperto dalla piastra pedonale che alzandosi diventa la piazza sospesa e allungandosi si riconnette con la banchina della stazione di Rogoredo diventando ponte pedonale e creando un nuovo punto di contatto sia con la stazione stessa ma soprattutto con la futura fermata della green-way. L’attacco su via Manzù è stato pensato a tre scale differenti, l’ingresso alla grande piazza coperta sotto l’edificio multifunzionale che diventa la zona per gli eventi che coinvolgano le funzioni dell’edificio, con il conseguente arrivo alla zona servizi su via Pestagalli, la zona dell’ingresso centrale che porta il visitatore nel cuore dell’area immergendolo in una commistione di servizi e spazi facendogli perdere la percezione di quello che possa succedere intorno grazie alla piastra sollevata che nasconde i servizi alla città, ma soprattutto crea un percorso ciclabile e pedonale che attraversa il lotto longitudinalmente passando per la zona espositiva settimanale che offre una molteplicità di servizi nei vari giorni, tramite l’utilizzo di box commerciali riconversibili in varie funzioni e continuando verso le aree residenziali che verranno per arrivare alla zona nodale dei maggiori servizi offerti, come la scuola di moda, il parco attrezzato e gli orti urbani chiudendosi nello smart-point, il terzo ingresso invece valorizza la parte del cavo taverna riconnettendosi con il parco pubblico di Merezzate. L’intera piazza è caratterizzata ortogonalmente da una serie di lembi che muovendosi a diverse quote enfatizzano il taglio della piastra creando tre differenti livelli di vita, la prima su via Manzù che diventa la zona di collegamento per la stazione e per il cavo taverna, al secondo crea l’accesso alla piastra commerciale e alle residenze creando una sequenza di spazi pubblici e privati, la terzo si riconnette con la zona residenziale futura in un play-ground al cittadino.



G02 - Immagini riguardanti il Progetto degli spazi aperti



T03 - Piano dei servizi collaborativi

Ad oggi Santa Giulia è carente di spazi dedicati ai servizi alle residenze, ai parcheggi ed alle aree verdi ed ancor meno spazi dedicati, al terziario ed al commercio. Differente è la situazione di Rogoredo che si è consolidato nel corso degli anni e presenta i servizi principali all’interno di un tessuto urbano che è in grado di autosostenersi. Il futuro sviluppo dei quartieri di Pestagalli e di Merezzate presentano un esponenziale incremento delle residenze, degli spazi pubblici e del commercio il tutto a scapito dei servizi collaborativi al cittadino. Si è pensato, quindi, ad un insieme di funzioni che siano in grado di creare un grande sistema basato sulla collaborazione tra gli utenti e sulla loro condivisione. Il sistema dei servizi, che completa quello esistente, è pensato come un macro sistema puntuale, che vede la dislocazione dei vari “contenitori” in zone strategiche, infatti, la loro posizione sarà in grado di implementare la funzionalità delle zone limitrofe ad essi, dando cosi maggiore vitalità all’intero territorio. Sono messi a sistema tra di loro sia da una semplice mobilità ciclo-pedonale interna, che trova il punto d’origine nello smart-point, inteso come il “cervello” di tutti i servizi di mobilità ecologica; sia da una capillare mobilità su gomma esterna, con fermata nella zona parallelamente opposta allo smart- point. La posizione degli orti sinergici, basati su una cultura auto-rigenerativa, rappresenta una sorta di principio e fine dell’intero complesso di servizi, ad essi si ricollega il contenitore dello stoccaggio che accoglie le merci, catalogandole per diversa destinazione e confluendole nel mercato km 0. Altri contenitori, sono correlati alla vocazione della città al mondo del design e della moda, da qui il centro di riciclaggio e riuso di materiali di qualsiasi genere, utilizzati per la creazione di ogni tipo prodotto, la scuola di moda in tutto questo ricopre un ruolo strategico riusando gli indumenti scartati e ripensandoli con nuove figure di stilisti troverà il suo punto espositivo negli spazi eventi interni all’area di [HUB]itare Rogoredo. Il futuro sviluppo della pubblica istruzione porta con sé nuovi servizi, come una fattoria didattica ed giardini tematici. Nuovo impulso sarà dato alle aree verdi ed alle nuove aree di svago, come il play-ground.



G03 - Immagini riguardanti il Piano dei servizi collaborativi



T04 - Concept architettonico del Lotto 1

Situato sul punto di snodo dell’area, l’edificio multifunzione segue l’orientamento trasversale e si configura con un nuovo cono visivo riformulando la lettura del luogo e aprendosi verso il futuro fronte di Merezzate negando e schermando la frenesia della strada ferrata e dei servizi a supporto della città. Si inserisce all’interno della grande piastra tramite un’incisione che si configura in uno spazio adibito a teatro all’aperto, spazio di socializzazione e nuovo belvedere. Internamente invece si sviluppa come un grande contenitore di funzioni interconesse tra di loro per mezzo di un nastro flessibile che le compenetra e le relaziona. Le funzioni presenti sono inserite all’interno di box di diversa grandezza posizionati nello spazio a quote diverse in modo da creare vari ambiti. A contatto con il piano è stato inserito il grande deposito che si connette con la tasca servizi chiudendosi verso lo spazio pubblico, ad una quota poco superiore sono state inserite quelle funzioni come la bottega dei materiali riciclati, passando per il box degli assaggi dei prodotti a km0, il box dell’acqua comunale e la degustazione dei vini, il tutto pensato per creare la piazza coperta adibita a zona eventi, salendo di quota nelle parti a contatto con gli ingressi laterali è stato inserito il mercato a km0 creando un percorso che muovendosi tra i vari box coinvolga l’intero edificio, ogni funzione è pensata ad una doppia altezza per riuscire a creare quella frenesia e quel movimento che caratterizza le zone commerciali con una complessità minimizzata dal grande nastro che li riconnette ad ogni quota creando anche ampi spazi di sosta per il relax. Per facilitare l’inserimento e aumentare l’appetibilità dell’edificio sono state pensate funzioni che possano essere inserite tramite l’ausilio di s.r.l. a km0 che fungono da start-up per i giovani che abbiano voglia di iniziare una nuova attività rivolte verso la sostenibilità ma allo stesso tempo possano essere sostenute da una serie di soci che si impegnano nella gestione. I 5 box commerciali posizionati all’interno della piazza creano una cerniera di servizi che possa riconnettere il viale centrale delle fiere sotto le residenze, le case/laboratorio e l’edificio multifunzionale in modo da non perdere mai il contatto con i servizi presenti nell’area e creare quella commistione di funzioni che unisca il tutto in un unico ambiente



G04 - Immagini riguardanti il Concept architettonico del Lotto 1



T05 - Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro

La casa lavoro è stata pensata per assolvere alla duplice funzione di ambiente domestico e ambiente lavorativo. Partendo da un modulo base di 14 mt come la lunghezza dell’anello residenziale e 5 mt di larghezza, lo spazio è stato pensato in una duplice direzione, longitudinale e trasversale. Longitudinalmente si configura: a piano terra in una fascia servita che ospita il laboratorio e la zona living e in una fascia servizi più stretta che accoglie il magazzino per il laboratorio, il vano scale per il primo piano, la cucina e il wc; la zona servita è caratterizzata da una serie di setti movibili che all’occorrenza possono dividere la casa in due ambienti distinti e completamente autonomi l’uno dall’altro, ma potrebbero anche creare un ambiente unico; al primo piano la fascia servita ospita lo show-room e la camera da letto anche questo ambiente è diviso da una serie di setti movibili che dividono la fascia in due ambienti del tutto autonomi anche perché la scala interna ricade sempre nella residenza e mai nella zona lavoro, quella servita invece accoglie l’ingresso, il vano scale, la cabina armadio e il bagno. Lo sviluppo trasversale è concepito sempre in due blocchi, il lavoro e la residenza: la piastra suddivide in due blocchi le funzioni, definendo sul fronte pubblico un orientamento prettamente creativo e commerciale, creando una galleria commerciale a piano terra con i laboratori degli artigiani in vista in modo da creare il museo delle arti e al primo piano invece la piastra diventa ingresso per gli showroom in rapporto diretto con lo spazio pubblico, internamente sono messi in relazione da uno spazio a doppia altezza che lascia vedere dallo showroom il lavoro dell’artigiano al piano terra; la funzione residenziale trova affaccio nella corte interna dove la piastra assolve alla funzione di living condominiale ritagliando al suo interno dei piccoli giardini pensili. I volumi delle residenze al primo piano scorrono tra di loro creando un prospetto dinamico come la vita delle frenetiche giornate metropolitane e a piano terra invece restano allineati tra di loro per via delle funzioni più statiche che ospitano all’interno.



G05 - Immagini riguardanti il Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro