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Il criterio compositivo adottato prevede una combinazione di solidi di diversa natura e significato geometrico incastrati sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Questi elementi che riprendono alcune forme primarie scomposte, generano uno spazio di dominio collettivo, ambientalmente unitario e architettonicamente articolato in diversi corpi di fabbrica in connessione tra di loro, generati da tre assi principali che mettono in relazione le varie funzioni presenti nel quartiere, il tessuto edilizio e l’intervento di progetto in via Pestagalli. L’obiettivo è quello di creare un nucleo di attività di vita associata collocato in un centro che sia consolidato e integrato alla città di Milano e ai vari quartieri adiacenti.



D00- Elaborato grafico



D00 - Elaborato grafico

G00 - Immagini generali



T01 - Quadro strategico

Il progetto propone di predisporre l’intera dotazione dei servizi ipotizzati secondo un’integrazione e una continuità poste in modo baricentrico all’intero quartiere. Le attività di vita associata ipotizzate si estendono lungo dei percorsi ciclo-pedonali che hanno la funzione di grandi elementi ordinatori in grado di facilitare le connessioni dirette con i servizi già presenti nell’area e con quelli in progetto. Questi percorsi in quota offrono un punto di vista “epico” tra la campagna circostante e i grandi blocchi residenziali e rappresentano il tentativo di unificare le varie parti del quartiere costituite principalmente da isole autoreferenziali.
Attraverso una connessione fisica delle funzioni già presenti nell’area come il sistema delle scuole, degli asili, dei campi sportivi, dei centri parrocchiali, degli orti civici, dei parchi urbani, si prevedono tre assi principali: un primo asse corre parallelo ai binari connettendo la cascina Palma, la stazione di Rogoredo, l’area di terziario comprendente gli uffici di Sky e il nostro progetto per poi continuare verso nord. Il secondo asse crea una connessione tra il sistema degli orti civici attualmente presenti nell’area adiacente a via C. Feltrinelli, il centro sportivo e il nucleo storico di Rogoredo, gli edifici residenziali di Santa Giulia e la piazza del progetto. Infine il terzo percorso costeggia via Manzù e continua in direzione nord-est unendo il sistema di residenze-lavoro previsto nel progetto, con le scuole e gli asili ipotizzati lungo quella direttrice, per poi costeggiare gli orti civici da noi previsti nell’area attualmente destinata a parco cittadino ma ancora in attesa di essere bonificata.



G01 - Immagini riguardanti il quadro strategico



T02 - Progetto degli spazi aperti

La riprogettazione degli spazi pubblici parte da un’analisi del contesto dove il rapporto tra campagna-territorio agricolo e tessuto residenziale è molto forte come è dimostrato dalla presenza di numerose cascine. Si è cercato quindi di valorizzare, attraverso la creazione di un sistema di orti questo legame, potenziando quelli civici già presenti lungo via Feltrinelli a sud-est dell’area di progetto e mettendoli in relazione all’edificio di via Pestagalli. Si ipotizza una nuova collocazione di orti nell’area che segue parallelamente via Sordello. Questa zona è caratterizzata dalla presenza di diversi edifici scolastici (asilo, scuola media e scuola elementare). Gli utenti di queste strutture potranno sfruttare questi orti sia per scopo didattico che per uso personale. Inoltre è prevista la riapertura di Cascina Palma con l’obiettivo di creare luoghi didattici dove i bambini possano interagire con gli animali e con la realtà rurale.
Per quanto riguarda gli spazi aperti progettati nella zona di via Pestagalli e via Manzù sono previsti una piazza e un asse commerciale. Quest’ultimo corre parallelo a via Manzù ed è delimitato da un lato, da un colonnato che caratterizza la facciata dell’ipermercato e dall’altro lato da un sistema di negozi-bottega direttamente collegati con gli alloggi ai piani superiori. La strada commerciale è sormontata da una pensilina che oltre a identificare il percorso, crea uno spazio adibito al mercato rionale fatto da strutture mobili e smontabili. L’obiettivo di inserire un mercato, elemento permanente nella storia delle città italiane, è quello di creare un’occasione per chi vive il quartiere e di acquistare prodotti a Km 0 coltivati dagli utenti stessi negli orti adiacenti.
Segue poi un’ipotesi relativa allo sport e al tempo libero. Sempre lungo le direttrici di progetto si è ipotizzato di collocare e, dove già presente valorizzare, il sistema dei campi sportivi di vario genere (Basket, tennis, calcio, calcetto, pallavolo, ecc.).



G02 - Immagini riguardanti il Progetto degli spazi aperti



T03 - Piano dei servizi collaborativi

Personas
Pensionato: l'inserimento di un nuovo centro di quartiere renderà direttamente accessibili tutti i servizi di prima necessità riducendo gli spostamenti necessari per reperire generi alimentari e assistenza. La presenza di un centro di sviluppo comunità offre loro un luogo di svago e incontro mentre gli orti civici danno la possibilità di portare avanti attività e hobby riducendo le spese mensili dovute ai generi alimentari.
Giovane coppia: la scelta di zone periferiche non è insolita tra le giovani coppie con figli che cerca case a prezzo inferiore rispetto alle zone centrali. In questo caso l'obbiettivo del nuovo centro di quartiere è l'aumento esponenziale dei servizi adatti all'insediamento delle famiglie. Nell'area hanno la possibilità di trovare asili e scuole. La ricchezza di aree verdi e impianti sportivi garantisce ai ragazzi una ricca scelta di attività sportive e svago all'aria aperta; mentre il centro giovani all'interno del centro sviluppo comunità offre loro uno spazio di aggregazione coperto.

Lavoratore pendolare: ciò che il quartiere mira a garantire è un buon livello di collegamento con la città per raggiungere agevolmente il posto di lavoro. Per il suo caso è indispensabile ricucire il quartiere al resto della città: la stazione di Rogoredo è un importante punto dove si concentra il passaggio dei mezzi pubblici. E’indispensabile, tramite il prolungamento degli assi, fornire collegamenti ciclo-pedonali che possano riallacciare l'area con il centro città, il quartiere di Merezzate e le aree a sud. Le numerose attività commerciali fornite dal centro di quartiere, la possibilità di praticare attività sportive e culturali le permettono di passare il proprio tempo libero vicino a casa.

Artigiano locale: vive e svolge l’attività all'interno del quartiere. Per favorire il proliferare della sua attività è indispensabile che il quartiere si trasformi perdendo la connotazione di "quartiere dormitorio". Creare un sistema di domanda-offerta locale è possibile grazie ad un aumento di densità affiancato all'innesto di un sistema terziario-commerciale non generico capace di soddisfare la clientela locale e attrarre allo stesso tempo fruitori esterni. A fianco di alcuni negozi generici si potranno trovare di botteghe artigianali e aree dove sarà possibile svolgere attività di mercato favorendo il commercio di prodotti locali a Km 0.



G03 - Immagini riguardanti il Piano dei servizi collaborativi



T04 - Concept architettonico del Lotto 1

Il progetto si sviluppa all’incrocio delle tre direttrici ciclo-pedonali. Il concept prevede una composizione di solidi di diversa natura e significato geometrico incastrati sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Questi elementi che riprendono alcune forme primarie scomposte, generano una piazza quadrata ipogea delimitata da una rampa circolare che permette l’accesso alle coperture dei vari edifici.
L’intervento prevede la costruzione di un’area commerciale con accesso principale su via Pestagalli di forma trapezoidale. Lungo il lato che costeggia i binari delle ferrovie l’edificio presenta un sistema di quinte, mentre lungo il lato che si affaccia sull’asse dei negozi e delle botteghe il fronte è formato da un colonnato che ritma il prospetto. All’estremità dell’edificio si trova un elemento triangolare rivestito in vetrocemento dove vengono inseriti gli spazi tecnici e di servizio ai negozi. Sul lato ortogonale a via Manzù rivolto verso la piazza di progetto, è situato un ingresso con spazi per uffici e di amministrazione al servizio dell’intero centro che terminano con una biblioteca e centro culturale su più livelli (uno dei quali interrato) e con un asilo nido al piano superiore.
All’interno del corpo in linea parallelo a via Manzù si trovano le residenze con le botteghe al piano terra che si affacciano sull’asse commerciale mentre verso sud un porticato che corre lungo tutto l’edificio crea un percorso coperto alternativo all’asse dei negozi. La strada commerciale è sormontata da una pensilina che oltre a identificare il percorso, crea uno spazio adibito al mercato rionale fatto da strutture mobili e smontabili. Le cellule abitative di edilizia convenzionata sono distribuite in lunghezza su due piani e occupano una superficie di 60 mq ciascuna.



G04 - Immagini riguardanti il Concept architettonico del Lotto 1



T05 - Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro

Che cos'è LINK? è un dispositivo architettonico, un nuovo fulcro dell'area Santa Giulia, un HUB urbano tramite il quale si auspica a riallacciare connessioni fisiche e funzionali che la periferia milanese sembra aver perso o trascurato.
La forma stessa del progetto è generata dal tracciato di assi che ricuciono l'area su cui LINK si insedia alla città, ai quartieri limitrofi e alla campagna che da sempre caratterizza questo territorio. Parallelamente si mira a generare un sistema sociale (lontano a quello del quartiere dormitorio) caratterizzato dalla coesistenza tra la residenza, il lavoro e l'attività commerciale.
Questa sinergia è fondamentale in ambiti periferici dove la varietà di attività che si susseguono a tutte le ore del giorno aiuta il miglioramento della qualità della vita e favorisce la percezione di sicurezza di chi abita o fruisce il quartiere.
L'intervento è socialmente utile solo nel momento in cui non si rivela solo "una bella orchidea in mezzo al deserto" ma un elemento in grado di favorire la rigenerazione sociale e architettonica del suo contesto.



G05 - Immagini riguardanti il Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro