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ROGOREDO 2025


Un attraversamento pedonale in superficie sempre sicuro e piacevole da percorrere, una maggiore offerta commerciale e alternative per il tempo libero sono le chiare esigenze raccolte durante le interviste agli abitanti di Rogoredo.
Il progetto parte dagli incontri, dalle chiacchierate e dai sorrisi che raccontavano, a volte inconsapevolmente, la necessità di un luogo di incontro, il desiderio di superare una separazione.
La proposta riconosce nell’area di progetto un’importanza strategica e la immagina come un’occasione preziosa per ricucire le molte anime e le diverse parti di Rogoredo. Il risultato è un quartiere dinamico, accogliente e aggregativo, che crea occasioni di incontro e scambio piuttosto che nuove enclave.
E’ il racconto di una smart city. E’ la visione di Rogoredo 2025.



D00- Elaborato grafico



D00 - Elaborato grafico

G00 - Immagini generali



T01 - Quadro strategico

Rogoredo, storico esempio di virtuosa convivenza tra residenza e lavoro, è oggi un insieme frammentato di recinti urbani per lo più residenziali, ostacoli fisici, spazi aperti desolanti e silenziosi. Lo spazio vuoto crea distacco ed è incapace di intessere un dialogo tra le ‘cose’ che pure a Rogoredo esistono: edifici abbandonati ma anche nuovissime costruzioni, zone industriali ferme eppure fronteggiate da brulicanti luoghi di produzione contemporanea, spazi aperti distrattamente vissuti da un costante flusso di pendolari che attraversa il quartiere. Rogoredo è inoltre una naturale cerniera a diverse scale, da quella di quartiere a quella territoriale. La sua importanza strategica è ribadita infatti dalla scelta di puntare su quest’area come nodo infrastrutturale di interscambio.
L’analisi del luogo ha suggerito una strategia di intervento basata su tre principi: attivazione di poli urbani esistenti, connessione tra le aree di quartiere e superamento della divisione tra le due sezioni di Rogoredo.
Per massimizzare le opportunità offerte dalla natura infrastrutturale dell’area, si è scelto di recuperare edifici ritenuti simbolici per il quartiere: gli ex frigoriferi milanesi, imponente monumento di archeologia industriale; gli ex uffici di via Pestagalli, strutture iconiche del più recente passato produttivo del quartiere; le antiche cascine, interessante permanenza storico-architettonica che lega Rogoredo alla rete dei complessi agricoli di cui è costellato il Parco Sud.
Nella rete proposta questi luoghi diventano poli in cui far convergere azioni strategiche: il riuso punta sulla produttività culturale (la mediateca negli ex frigoriferi, il centro di formazione professionale dedicato al social innovation e all’open source negli ex uffici) ma anche sulla scoperta e promozione del territorio (il centro enogastronomico di eccellenza e il Punto Parco alle cascine, nuova porta d’accesso al Parco Sud).
La rete strategica si completa con le attrezzature esistenti, i recenti interventi edilizi, ma anche con quelli previsti dai piani (boulevard commerciale, casa dello studente).
Determinante è la scelta di connessione delle diverse aree del quartiere: la ricucitura delle diverse enclave ma soprattutto il superamento dei binari, grande cesura di Rogoredo.
In questa visione l’area di progetto assume un ruolo cruciale per l’attivazione della strategia.



G01 - Immagini riguardanti il quadro strategico



T02 - Progetto degli spazi aperti

Pochi intuitivi gesti compongono il progetto degli spazi aperti. Lo slittamento dei due edifici residenziali libera due ampi spazi aggregativi. Il primo, la piazza di quartiere, è definito su due lati da fronti commerciali, dalla scuola elementare e dalla struttura del mercato coperto. Quest’ultima è concepita come una copertura leggera in grado di accogliere usi molteplici (dal mercato ai grandi eventi). Seppur totalmente permeabile, questo elemento crea una quinta -o meglio, una soglia- tra la piazza di quartiere e gli impenetrabili basamenti degli edifici di S. Giulia.
Il secondo spazio aperto, la piazza produttiva, si propone come piano di confronto tra i luoghi del quartiere caratterizzati da un’anima maker: la vicinanza fisica lega l’energia dei laboratori e dei Fab Lab posti ai piani terra degli edifici residenziali a quella del centro di formazione professionale ospitato negli ex uffici di via Pestagalli. La piazza si attrezza come luogo di lavoro ed area espositiva all’aperto munita di impianti tecnici e spazi di carico e scarico. La piazza ricuce le due anime di Rogoredo, la residenza e il lavoro, ripristinando un sodalizio che ne ha reso possibile lo sviluppo del quartiere.
Lo spostamento del parcheggio segue questa logica di riconnessione urbana. La posizione suggerita dal bando inasprisce la cesura tra l’area di progetto e S.Giulia. La scelta di collocarlo lungo via Pestagalli, parallelamente ai binari, pone rimedio a tale separazione ed è funzionale al carattere tecnico della piazza produttiva.
Seppur in contraddizione alle richieste di bando, ai fini della strategia proposta è stata ripensata la posizione stessa dell’edificio polifunzionale.
Dall’analisi delle criticità dell’area, inoltre, è emersa l’inadeguatezza della stazione, sottodimensionata rispetto all’intenso traffico ferroviario di cui è crocevia. Si è pensato quindi di inserire all’interno della strategia di riattivazione dell’area un nuovo terminal per l’alta velocità.
L’edificio polifunzionale, ospitante il nuovo terminal e tutte le funzioni a questo annesse nonché il supermercato, si configura come un ponte sul fascio dei binari costituendo così un attraversamento urbano luminoso e sicuro al servizio di entrambe le parti di Rogoredo.
Ai suoi piedi, la piazza della stazione, terza piazza del progetto dedicata ai pendolari, caratterizzata da un forte dialogo con il contesto.



G02 - Immagini riguardanti il Progetto degli spazi aperti



T03 - Piano dei servizi collaborativi

«Milano, 6 giugno 2025
APERIVINTAGE. VERNISSAGE ALLE CASCINE
Giovedì 5 giugno si sono inaugurate Le Cascine, polo culturale dedicato all’enogastronomia lombarda d’eccellenza.
L’apertura delle Cascine è un tassello chiave della strategia di promozione e sviluppo di Rogoredo. Il vernissage è stato un evento sentito non solo dagli abitanti del quartiere ma condiviso da tutta la città. E’ infatti Milano tutta che recupera un pezzo della sua storia facendo rifiorire un importante complesso che introduce alle bellezze architettoniche e naturali del Parco Sud. Nuova soglia tra la città e la campagna, Le Cascine ospita infatti anche un Punto Parco tra i più forniti dove trovare materiale informativo, mappe, assistenza e noleggio biciclette.
L’evento di inaugurazione ha attirato un vasto pubblico, tra cui molti esponenti del mondo culturale meneghino che da anni auspicano un consapevole riuso dei gioielli architettonici del nostro territorio. Una strategia, quella del recupero e messa in rete di edifici in stato di abbandono, che a Rogoredo si è già dimostrata vincente e soprattutto replicabile.
Grazie a una virtuosa operazione strategica Rogoredo ha da tempo avviato la sua trasformazione in smart city. L’icona del cambiamento è la Stazione Volante: riconosciuta da tutti come la moderna porta d’ingresso alla città, questa rappresenta per Rogoredo ben più di una efficiente stazione all’avanguardia. A scala locale è infatti il desiderato collegamento urbano tra le due parti del quartiere, galleria commerciale, ma soprattutto luogo di incontro dove poter prendere un caffè e commentare in compagnia il panorama in continua evoluzione di Rogoredo.
Evoluzione non solo fisica, ma soprattutto culturale: l’apertura della Mediateca dei Frigoriferi, la fondazione della scuola-laboratorio dedicata al social innovation, la presenza di laboratori artigianali e Fab Lab del quartiere di via Pestagalli hanno portato un’aria di rinnovamento e contemporaneità nel quartiere, ma hanno soprattutto contribuito a diffondere creatività, condivisione e partecipazione tra gli abitanti.
E’ per questo che alla festa delle Cascine hanno partecipato proprio tutti: gli studenti, i nuovi abitanti delle moderne residenze e quelli più anziani. Tutti a ballare a passi di swing e a sorseggiare drink per scoprire, ancora una volta, quanto è piacevole condividere un nuovo luogo nel quartiere.»



G03 - Immagini riguardanti il Piano dei servizi collaborativi



T04 - Concept architettonico del Lotto 1

Un’approfondita riflessione sulla natura dell’edificio commerciale ha portato alla scelta di negarne il posizionamento sull’area di Pestagalli.
Il carattere ‘implosivo’, chiuso e autoreferenziale, che caratterizza la tipologia degli edifici commerciali della grande distribuzione è apparso da subito stridente con la strategia di riattivazione e connessione suggerita.
I motivi di questa scelta, tuttavia, non riguardano solo un oggettivo ostacolo alla ricucitura urbana e alla connessione tra le parti, ma coinvolgono anche considerazioni strategiche e funzionali. Il supermarket è, infatti, un’esigenza comune a entrambe le sezioni in cui Rogoredo è divisa dai binari. Posizionare un supermercato sull’area di Pestagalli, molto distante anche dal sottopasso della stazione, ne limiterebbe la fruizione ai soli abitanti di S. Giulia, negando quindi il principio di integrazione urbana alla base degli stessi obiettivi di concorso. La scelta strategica perseguita, pertanto, è stata quella di collocare un edificio polifunzionale che si configura come ponte tra i due brani di città.
È un gesto forte di collegamento urbano in grado di rispondere alle necessità del luogo: un nuovo passaggio pedonale, un edificio commerciale per la grande distribuzione, ma anche una moderna ed efficiente stazione ferroviaria dedicata al traffico ad alta velocità, tale da alleggerire la portata della stazione di Rogoredo. L’attuale stazione, terminal della metropolitana, delle linee regionali e interregionali, nonché dei treni ad alta velocità, è infatti ormai satura dal traffico ferroviario e carente di adeguati servizi ai viaggiatori.
La Stazione Volante rappresenta il definitivo superamento della barriera costituita dai binari: è un attraversamento urbano sempre vitale, luminoso, addirittura panoramico.
Suggestivo, iconico, magicamente sospeso, la Stazione Volante e’ un edificio evocativo della strategia di connessione urbana di Rogoredo in grado di diventare la contemporanea porta monumentale alla città di Milano.



G04 - Immagini riguardanti il Concept architettonico del Lotto 1



T05 - Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro

L’organizzazione interna degli edifici residenziali del lotto di progetto è stata configurata sulla base di un principio di convivenza tra spazi di lavoro e spazi di residenza. Pur lavorando per piani sovrapposti, la collaborazione tra le funzioni d’uso che compongono l’edificio è forte ed efficace. L’obiettivo è quello di garantire maggiore privacy agli spazi residenziali e, nello stesso tempo, metterli in una rete di servizi alla piccolissima scala di condominio e di quartiere. La vicinanza tra la dimensione privata degli alloggi e l’apertura al pubblico di altre parti dell’edificio è legata insieme da spazi di mitigazione privati-collettivi, semi-privati e semi-pubblici che caratterizzano anche gli spazi aperti degli edifici (corti, terrazze).
Piano terra/ pubblico: Per potenziarne il carattere di apertura, l’attacco a terra è interamente dedicato a funzioni pubbliche e servizi per la collettività. Questi presentano da una parte una distinzione tra il commerciale a scala di quartiere e quello di più ampio raggio dedicato ai fruitori della stazione, dall’altra laboratori artigianali connessi alle attività di vendita affiancati da laboratori di digital innovation e Fab Lab aperti al confronto con la comunità di residenti e con gli studenti dell’area.
Corte/ semi-pubblico: Le corti degli edifici sono scenario di dinamiche sia laboratoriali che conviviali. L’accesso è quindi aperto non solo ai residenti, ma anche a chi è in contatto con la realtà creativa dei piani terra e a chi usufruisce degli spazi commerciali.
Residenze/ privato: Gli alloggi privati sono organizzati secondo due tipologie residenziali: a ballatoio e a torre. Nello specifico il principio distributivo a ballatoio è utilizzato a servizio dei primi cinque livelli ed è una riproposizione in grande scala della tipica tipologia multifamiliare lombarda della casa di ringhiera.
Piano collettivo con funzione aggregativa e copertura/ semi-privato: Le due tipologie di residenza sono legate da un piano multifunzione dedicato ad attività aggregative e servizi collettivi: sala riunioni, sala ricevimenti e feste, palestra, centro benessere, asilo, aule studio, sala insonorizzata per la musica. Infine l’ampia superficie di copertura è in parte fruita come terrazza collettiva e in parte assume la funzione di tetto tecnico per l’alloggiamento degli impianti.



G05 - Immagini riguardanti il Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro