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Noi come uno


Tre parti fisicamente e socialmente disunite divengono un unico tessuto urbano la cui trama è costituita dalle relazioni che gli abitanti intrecciano fra loro. Un intervento su un settore urbano che nel rispetto dell'identità produttiva e delle risorse locali ha la capacità di favorire nuove forme di lavoro basato sulla condivisione, sulla collaborazione, e dove i residenti non sono personaggi secondari ma protagonisti e sceneggiatori della storia. Piccoli appezzamenti coltivabili divengono orti urbani e mercati, capannoni dismessi si trasformano in luoghi di produzione di idee, la grande e la piccola distribuzione commerciale hanno la capacità di coesistere, vivere diviene vivere condividendo, vivere bene, vivere insieme.



D00- Elaborato grafico



D00 - Elaborato grafico

G00 - Immagini generali



T01 - Quadro strategico

Il progetto si fonda su una diversa idea di spazio urbano. Uno spazio urbano che diventa denso di significato, che diventa uno spazio da vivere. Un quartiere che costruisce la sua storia, che è somma delle storie individuali dei singoli che vivono insieme.
La zona interessata soffre sia di una perdita di identità della parte storica sia di una identità fittizia nella parte costruita recentemente. Questo rende il luogo non attrativo, pur avendo nel suo tessuto caratteristiche che potrebbero renderlo tali come ad esempio un collegamento ferroviario importante.
Potenzialità locali diventano risorse globali e criticità puntuali vengono analizzate e risolte attraverso un’analisi complessiva che mira al rafforzamento delle potenzialità delle singole aree al fine di raggiungere una ricucitura del quartiere sia fisica che sociale.
Gli Orti Urbani e la zona sportiva di Rogoredo, il Parco Trapezio e la Promenade di Santa Giulia Ovest, l’area industriale dismessa e le social housing di Merezzate sono stati scelti come elementi esistenti da cui partire per innescare un processo di Integrazione, Multifunzionalità e nuova Urbanità.
Per gli orti urbani di Rogoredo è prevista un’ espansione e al loro interno la creazione di un mercato a KM0 con spazi utilizzabili per sagre ed eventi che possano fungere da richiamo per una zona altrimenti destinata all’uso esclusivamente diurno.
La zona sportiva e il parco Trapezio sono stati messi in relazione fisico-funzionale creando così un Parco Urbano con al suo interno attività sportive. Grazie ad un sistema di percorsi attentamente studiati, anonimi spazi privati dell’edilizia residenziale sono trasformati in spazi pubblici aggreganti.
Per la Promenade Commerciale si prevede una sua integrazione con l’edificio multifunzionale e i piani terra dell’intervento previsto in Via Pestagalli, mirando a rendere quest’area il baricentro del circuito del commercio e dei servizi alla persona.
Per l’area industriale dismessa di Merezzate si propone una sua conversione sia in polo culturale capace di ospitare eventi, mostre e laboratori di formazione, sia in polo di un nuovo modo di vivere e lavorare destinando gli spazi a ospitare forme abitative che prevedono spazi comuni condivisi e/o formule nuove lavorative
A supporto di questi interventi viene previsto un ridisegno generale dei percorsi ciclo-pedonali.



G01 - Immagini riguardanti il quadro strategico



T02 - Progetto degli spazi aperti

Il progetto degli spazi aperti dell’ area di intervento viene concepito come elemento di relazione qualificante fra i manufatti architettonici ed il tessuto urbano, luogo di incontro, scambio e condivisione. In quest’ottica, si supera il concetto di spazio verde privato, troppo spesso destinato a diventare semplice luogo di attraversamento per accedere alla residenza. I piani terra degli edifici sono diventati spazi permeabili, caratterizzati da funzioni commerciali e spazi per servizi collaborativi di quartiere, la cui sicurezza è legata non a recinzioni e cancelli, ma all’auto-tutela garantita dagli abitanti che li utilizzano per relazionarsi, acquistare e condividere.
Spazi verdi, piazze tematiche, spazi attrezzati per lo sport e per il gioco diventano percorsi fluidi che, attraversando e collegando gli edifici, offrono lungo la loro percorrenza opportunità diverse. A spazi verdi di media dimensione, spesso inutilizzati e di delicata manutenzione, sono stati preferiti spazi polifunzionali di dimensioni più contenute, che possano essere tutelati, tematizzati e ripensati dagli stessi abitanti del quartiere.
I piani terra degli edifici del quartiere di Santa Giulia Ovest sono caratterizzati da una nuova percorrenza centrale che collega pedonalmente gli edifici. Questo percorso conduce a spazi dedicati ai servizi collaborativi, inoltre con piccole variazioni di quota si riconnette agli spazi filtro semi-privati che offrono luoghi di ritrovo per gli abitanti degli edifici prima di accedere alle residenze. Questa percorrenza si integra con l’intervento previsto sull’area in via Pestagalli dove una serie di piazze tematiche si connettono con l’edificio polifunzionale caratterizzato da un piano terra totalmente permeabile i cui spazi commerciali creano continuità spaziale con i negozi ed i servizi previsti al piano terra degli edifici progettati dallo studio Mab. L'obiettivo di questo intervento progettuale è la creazione di uno spazio dinamico multifunzionale continuamente vario e stimolante



G02 - Immagini riguardanti il Progetto degli spazi aperti



T03 - Piano dei servizi collaborativi

La progettazione elaborata ha come scopo e obiettivo generale la creazione di un quartiere dove la crescita socio-economica si alimenta e si sostiene su un alto grado di coesione sociale.
Un quartiere cosmopolita, fisicamente e socialmente accessibile pensato per agevolare la vita di diverse categorie di persone che offra spazi di incontro e confronto intergenerazionale e interculturale. Un quartiere coeso e inclusivo che crea le condizioni affinchè tutti si sentano riconosciuti e accettati per le proprie specificità e che dia la possibilità di esplicare una cittadinanza attiva. Un quartiere attento alla tematica ambientale e che promuove pratiche sostenibili: orti urbani, cibo locale e biologico, raccolta differenziata, biogas, mobilità ciclo-pedonale, attività all'aria aperta, spazi verdi di incontro. Un quartiere che offre realtà abitative dove persone con diversi backgroud culturali possano avere spazi da condividere e possibilità di confronto e scambio e che mira alla creazione di comunita di prossimità. Un quartiere nel quale la crescita economica è incentivata e potenziata localmente offrendo spazi adatti a soddisfare le diverse necessità contemporanee. Un quartiere che valorizza la cultura che vede in essa, nella condivisione dei saperi, nello sviluppo della creatività e delle produzioni artistiche un ruolo strategico per la riqualificazione del tessuto sociale e urbano.
Per l'attuazione di questa visione futura del quartiere sono stati individuati sei settori di intervento (a cui sono stati assegnati graficamente sei colori diversi negli elaborati grafici): economia locale, mobilità, tempo libero e cultura, condivisione, energia, nutrimento. Le funzioni potenziate o ideate ex novo mirano a creare un sistema ciclico nel quale ogni attività è collegata e porta beneficio ad un'altra, i settori si intersecano e si alimentano a vicenda grazie a un circuito virtuoso fatto di elementi empirici, scambi economici, risorse locali, condivisione di saperi e cultura.
Il quartiere diviene propulsore di un “modus vivendi” sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.



G03 - Immagini riguardanti il Piano dei servizi collaborativi



T04 - Concept architettonico del Lotto 1

L’edificio polifunzionale è concepito per permettere sia la distribuzione che la valorizzazione dei prodotti locali per diventare uno spazio polifunzionale. Per questo motivo si è scelto di intervenire attraverso un manufatto che garantisca spazi mutevoli per l’aggregazione, quali piazze coperte sia al piano terra che al piano superiore, collegate tra loro da una rampa elicoidale, negozi e spazi per il tempo libero.
I quattro nuclei irrigidenti permettono la collocazione di elementi modulari lungo i piani liberi consentendo differenti scenari configurativi. Lo spazio diviene, pertanto, flessibile ed in grado di assecondare le mutevoli richieste di mercato. Tra gli intenti progettuali vi è quello della riconosciblità del luogo, rifiutando, quindi, di proporre un edificio commerciale standardizzato.
Il mall è pensato come spazio per il quartiere e non come spazio negato, incapace di relazioanarsi con il contesto, per questo motivo le attività commerciali sono accessibili attraverso piazze coperte poste in relazione diretta con il centro abitato.



G04 - Immagini riguardanti il Concept architettonico del Lotto 1



T05 - Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro

Si è scelto di partire da un sistema aggregativo di dimensioni 7m x7m ipotizzando di proporre scenari differenti in grado di rispondere a diverse esigenze abitative e lavorative.
Abbiamo analizzato le possibili aggregazioni in base alle tipologie di lavoro.
• La prima tipologia individuata è quella della residenza con spazio destinato alle attività lavorative private che, quindi, non necessitino di un dialogo diretto con il pubblico, come, ad esempio, l’attività lavorativa di freelance.
• La seconda tipologia ipotizzata garantisce uno spazio per attività lavorative separate dal nucleo residenziale che, per esigenze di diversa natura, necessitano di una separazione fisica dallo spazio abitativo, come, ad esempio, l’attività di un artigiano.
• La terza tipologia riguarda le attività lavorative semi private che sono in connessione con lo spazio domestico, ma che dialogano anche con lo spazio pubblico, come, ad esempio, l’attività lavorativa di un medico.
• La quarta tipologia prevede la possibilità di dotare la terza, aggregazione sopra descritta, di un patio che possa essere utilizzato sia come spazio privato residenziale che come luogo di lavoro all’aperto.

Questi diversi sistemi aggregativi sono stati studiati ipotizzando di inserirli all’interno degli edifici progettati dallo studio Mab in via Pestagalli. L’idea alla base di questa proposta è quella di garantire luoghi abitativi e lavorativi mutevoli, che possano rispondere efficacemente alle esigenze più disparate. In quest’ottica è stato previsto che alcuni moduli si aggancino esternamente nel caso, ad esempio, debbano soddisfare esigenze lavorative che necessitino di grande visibilità permettendo contemporaneamente la riconoscibilità sia dell’attività che degli edifici stessi.
Una particolare attenzione è stata data alla questione relativa alla condivisione degli spazi proponendo possibili scenari aggregativi attraverso cui vengono ridistribuiti luoghi destinati al lavoro ed alle attività comuni.



G05 - Immagini riguardanti il Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro