Ce l'abbiamo fatta. Nonostante tutto siamo riusciti a mettere in piedi la terza edizione del concorso AAAarchitetticercasi. E, credeteci, esserci riusciti è una sorta di piccolo miracolo.
I tempi, come tutti sappiamo, sono durissimi. Manca il lavoro, la fiducia, la voglia di intraprendere e mancano i soldi. Aziende e cooperative chiudono. È come se tutti fossimo costretti a vivere ogni giorno con uno zaino carico di massi da portarci appresso.
Ma non ci si può arrendere. Non si può pensare che questo clima plumbeo sia il destino a cui siamo destinati, noi e i nostri figli. Abbiamo il dovere, tanto più noi cooperatori, di rimboccarci le maniche e di provare a creare le condizioni perché i bisogni trovino risposte, il lavoro possa fiorire e il benessere si redistribuisca. Senza facili illusioni, senza promesse da politicanti da quattro soldi e senza nascondere la più difficile situazione generale.
Per questo, in Confcooperative, abbiamo fatto di tutto per riuscire, ancora una volta, a bandire un concorso aperto solo a giovani under 35, un concorso atipico sin dalla sua origine, che avesse a tema da un lato la promozione di una sincera selezione meritocratica e dall'altro la conoscenza da parte di giovani progettisti dello straordinario strumento cooperativo.
Questa edizione, di cui Federabitazione Lombardia – Confcooperative si è assunta integralmente i costi vivi, vede un'importante e prestigiosa partnership, oltre a quella collaudata e “naturale” con Legacoop Abitanti: possiamo contare sulla presenza al nostro fianco di un soggetto del calibro di Generali Immobiliare Italia SGR. L'adesione entusiasta di Generali – che ha messo a disposizione l’area di progetto e il lavoro fatto su quell’area - ci ha stimolato a caratterizzare ancor di più AAA2013 come un puro concorso di idee che ci caratterizza, anche nel premio, compatibilmente con i tempi di crisi, come soggetti originali. Come il concorso, anche il premio di questa edizione è, infatti, orientato alla promozione della collaborazione e alla nascita di start up di bravi e giovani architetti.
Insomma, un concorso di idee che vuole promuovere la speranza di un lavoro e un modo di svolgerlo, con formule tanto antiche da essere modernissime. Ma, soprattutto, un concorso che offre a tutti noi l'occasione di essere ancora fiduciosi: in noi, nei giovani, nelle energie vive del nostro Paese, nelle imprese sane e – naturalmente – nella cooperazione autentica.
Alessandro Maggioni