MENU

Tenta(Mi)


Il contesto di Santa Giulia presenta diverse problematiche, principalmente riconducibili ad un’urbanità incompiuta. Le specificità di quest’area ci fanno escludere un intervento puntuale poiché non sarebbe in grado di riqualificare l’intero settore, allo stesso tempo riteniamo inappropriato un intervento diffuso sul patrimonio esistente di recente realizzazione. Il progetto si focalizza sullo spazio pubblico e sugli spazi ad uso comune, immaginati come hardware, supporto per funzioni che possano usufruire di tutte le risorse presenti in questo settore urbano. L’intervento tenta il contesto per suscitare una reazione, è un'iniezione di urbanità concentrata che diluendosi contagia in maniera virale il comparto urbano di Rogoredo - Santa Giulia - Merezzate.



D00- Elaborato grafico



D00 - Elaborato grafico

G00 - Immagini generali



T01 - Quadro strategico

Il contesto nel quale si inserisce il progetto presenta forti eterogeneità: il quartiere Rogoredo, consolidato ma da sempre segregato rispetto alla città, il quartiere Santa Giulia, di recente edificazione ma realizzato solo in parte fa si che in questo comparto urbano ci sia un forte deficit di urbanità.
Queste specificità ci spingono a immaginare un intervento che non prefiguri un assetto definitivo. Il nostro quadro strategico prevede in primo luogo l’inserimento di funzioni in grado di stabilire una forte attrattività. Questo ruolo verrà svolto principalmente dalle attività commerciali “tradizionali”, inserite nell’edificio sul lotto 1, così come da una serie di attività lavorative, quali botteghe e professioni creative.
Altro ruolo importante sarà quello svolto dai servizi collaborativi, poiché contribuiranno alla formazione di questo centro di gravità e saranno cruciali per una seconda fase, nella quale questi verranno replicati in altre aree del comparto urbano e definiranno una vera e propria rete di servizi.
Una terza fase, che comunque non rappresenta un assetto definitivo, ma più un funzionamento a regime, in grado di continuare a mutare con estrema efficienza, è raggiunto con l’affermazione di questi sistemi in rete. A questo punto, la nostra area diventa totalmente equivalente alle altre, un nodo del network.
In tutte le fasi, ruolo fondamentale sarà quello esercitato dallo spazio pubblico, che funzionerà da supporto ad ogni attività. Il nostro obiettivo sarà quindi quello di realizzare un ambiente urbano realmente smart, attraverso operazioni tradizionali come quelle della valorizzazione e della promozione della mobilità lenta, dell'accessibilità allo spazio verde e allo spazio pubblico in genere, ma anche rendendo lo spazio pubblico come un vero supporto tecnologico, che significa reti wi-fi libere, ma anche semplicemente la possibilità di caricare la batteria del proprio tablet.
TentaMi esprime la nostra volontà di tentare il contesto per suscitare una reazione, una iniezione in grado di reintrodurre vitalità nel comparto urbano. Il contesto viene tentato attraverso l’introduzione di azioni mirate che, in modo virale, sollecitano un cambiamento, un’evoluzione.



G01 - Immagini riguardanti il quadro strategico



T02 - Progetto degli spazi aperti

Lo spazio aperto ha un ruolo centrale per il progetto poiché funge da supporto per le funzioni presenti nell'area e funge da terreno fertile per lo sviluppo di nuove funzioni. Come un citoplasma, lega tra loro tutte le attività e ne rende possibile il buon funzionamento e le relazioni. L’obiettivo di aumentare il più possibile le potenzialità di quest’area ci ha spinti verso un'idea di flessibilità e temporaneità. Proprio in questi concetti lo spazio pubblico trova il suo carattere più contemporaneo, nella possibilità di svolgere più funzioni e di poter essere di volta in volta riconfigurato. Vista la scala, tutto sommato contenuta, della porzione da noi progettata questa tematica si concretizza in uno spazio smart, attrezzato e attrezzabile, con dotazioni funzionali ai dispositivi contemporanei.
Lo spazio aperto si sviluppa su livelli differenti: un livello 0, “liquido” totalmente allestibile, realizzato in cemento e un livello appena superiore che definisce i due plateau sui quali insistono i due edifici residenziali. Le corti sono passanti e le abbiamo immaginate aperte nelle ore diurne e dedicate allo spazio gioco dei bambini, in quanto le dimensioni contenute favoriscono la nascita di una rete informale di controlli fatti di sguardi che creano autosorveglianza. Spazi di aggregazione in cui incontrare figure con le quali stabilire un rapporto di fiducia reciproca. La fascia a nord, è destinata alla realizzazione di un parco con orti e frutteti didattici in grado di entrare a far parte del sistema di spazi verdi del comparto in questione, caratterizzati di volta in volta, di luogo in luogo, da differenti connotazioni.
Il progetto dello spazio pubblico è inteso come studio della complessità e della pluralità degli usi e delle relazioni che in esso possono avvenire. Uno spazio è vivo quando ospita contemporaneamente o in orari scaglionati persone di età, interessi e appartenenza sociale diversa. Il comparto si spoglia così dalla sua vocazione monofunzionale e dal suo carattere introverso per diventare un luogo di socializzazione e di qualità urbana che intratterrà relazioni con il contesto circostante.



G02 - Immagini riguardanti il Progetto degli spazi aperti



T03 - Piano dei servizi collaborativi

Il sistema dei servizi collaborativi svolge un ruolo fondamentale nel progetto, in quanto “ingrediente” essenziale per la formazione di un’identità forte, di coesione sociale, sostenibilità, attrattività.
Elaborando il piano dei servizi collaborativi, abbiamo immaginato tipologie di servizi insediabili nella nostra area che possano in seguito evolversi, espandersi e colonizzare in maniera virale l’intero comparto urbano. Si tratta dei buoni esempi.
Il progetto prevede l'introduzione di un sistema di servizi capaci di compiere processi di risignificazione anche temporanea di spazi che rischierebbero di rimanere inutilizzati. La localizzazione di piccole attività collettive con il ruolo di attrattori urbani, va ad intensificare la dotazione di servizi e attrezzature pubbliche presenti, costituendo nuove modalità di richiamo per la popolazione e soprattutto nuove pratiche. Pur tenendo in considerazione il potere di attrazione che negozi e locali esercitano sulle persone e il senso di vitalità che innegabilmente generano, l'obiettivo è quello di proporre nuove funzioni e attività che rientrino nel concetto di pubblico, gratuito e aperto.
Una prima via per raggiungere questo obiettivo prevede l'inserimento di funzioni che potremmo definire “tradizionali”: la creazione di spazi con funzione socio-ricreativa; spazi utili alla formazione di legami di collaborazione tra i residenti (“Spesa insieme”); spazi flessibili a disposizione dei giovani dove poter esprimere le loro potenzialità (“La vetrina dei talenti”), spazi per i più piccoli in cui possano attuarsi progetti integrati con le scuole, che prevedano percorsi di accompagnamento, attività formative, ricreative e di doposcuola (“Ti porto all'orto”); una biblioteca itinerante (“Girolibro”). Una seconda via invece prevede l'individuazione di fantasiose attività microimprenditoriali in grado di promuovere forme di socialità gratificanti. Occasioni di valorizzazione del sociale che partendo dall'invenzione di nuove opportunità di impresa, offrano a loro volta nuove occasioni di lavoro e di coinvolgimento della popolazione residente, che può mettere a disposizione il proprio tempo e la propria esperienza (“Nonno aggiustatutto” e “La bella lavanderia”). Si tratta di piccoli interventi che nel loro insieme e in un’ottica di progetto urbano, elaborano strategie contro la monofunzionalità.



G03 - Immagini riguardanti il Piano dei servizi collaborativi



T04 - Concept architettonico del Lotto 1

L’edificio progettato per il lotto 1 è di estrema importanza poiché, in una prima fase, sarà strategico per accrescere l’attrattività dell’area di progetto e quindi divenire un punto di riferimento, un esempio, per simili proposte nell’intero comparto. L’edificio è principalmente un grande contenitore commerciale all’interno del quale trovano posto anche funzioni integrate e spazi accessori di diversa natura. Il commercio può contribuire a innescare un circolo virtuoso: la realizzazione di un luogo in cui poter reperire beni di prima necessità accanto ad un intervento residenziale costituisce innanzitutto un importante supporto e richiama all’interno dell’area la presenza di consumatori che alla lunga possono trasformarsi in utenti di attività che qui troveranno uno spazio per svilupparsi.
L’introduzione della multifunzionalità all’interno dell’area di progetto è il principio guida. All’interno dell’edificio sono presenti: un supermercato che si sviluppa su due livelli, superfici per il commercio (composte da una porzione di spazio attrezzabile e da un blocco servizi), una quota di spazi adibiti a laboratori per piccole imprese e attività locali che possono così disporre di un luogo di produzione in affitto a costi agevolati e di una vetrina che aiuti a far conoscere i loro prodotti o servizi.
Questa struttura si prefigge di ottenere la maggiore integrazione possibile tra le varie attività disposte all’interno dell’area. Abbiamo immaginato un contenitore in grado di legarsi, anche fisicamente, all’edificio che sorge sul lotto 2 attraverso la realizzazione di una sorta di split level. Ciò permette di moltiplicare lo spazio, ma soprattutto le potenzialità sia degli spazi multifunzionali presenti sul lotto 1, sia degli spazi multifunzionali presenti all’interno degli edifici limitrofi.
L’accesso all’edificio è principalmente pedonale: si accede su due lati i quali si relazionano strettamente con la piazza e con l’edificio che sorge sul lotto 2. È comunque prevista una quota di parcheggi, interrati e in superficie.



G04 - Immagini riguardanti il Concept architettonico del Lotto 1



T05 - Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro

Il tema della temporaneità e della flessibilità è centrale in tutte le discipline contemporanee. Di estrema attualità in architettura, trova come campo fertile per riflessioni e sperimentazioni la questione della residenza-lavoro. Le esigenze abitative e le esigenze legate agli spazi di lavoro, negli ultimi anni, sono decisamente mutate; a lato della questione si sviluppa la necessità di superare la monofunzionalità che caratterizza alcuni comparti urbani di recente realizzazione.
Sebbene siano sempre esistiti spazi promiscui di abitazione e lavoro, mai come oggi è possibile in molti casi effettuare una sovrapposizione totale di questi spazi. Situazione tipica è il professionista che decide di destinare un locale della propria abitazione a studio professionale; oggi esiste un panorama estremamente variegato di lavori e professioni nuove che possono essere svolte in spazi promiscui all’abitazione. Inoltre, le diverse professioni possono in misura differente godere del beneficio della prossimità a spazi commerciali, mentre altre professioni possono godere di maggior beneficio dalla condivisione di spazi e attrezzature.
Per questa varietà, che non può essere classificata poiché è in continua evoluzione, abbiamo immaginato un sistema che prevede la possibilità di disporre di varie combinazioni. Per perseguire questo principio di flessibilità, abbiamo pensato la realizzazione di case-bottega sviluppate su uno o due livelli, con affaccio verso il lotto 1. Lo split level realizzato per il grande contenitore commerciale, aumenta le potenzialità e il numero di combinazioni e configurazioni possibili. Negozi di quartiere, residenza, spazi per il co-working e abitazioni con laboratori e spazi vendita correlati sono a disposizione della varietà di esigenze sorte nella contemporaneità. Questa promiscuità di funzioni diviene così strumento per il superamento della monofunzionalità e il raggiungimento di una maggiore integrazione.
Al piano terra degli edifici che sorgono sul lotto 2 e lotto 3 abbiamo disposto, oltre ai negozi di quartiere e spazi dedicati a servizi comuni per i residenti, alcuni appartamenti per anziani, in modo da rendere più agevole per loro raggiungere l’abitazione, fruire e godere in modo diretto degli spazi aperti e di incontro, contando inoltre sulla possibilità di avere una forma di controllo passivo sugli spazi di pertinenza delle residenze.



G05 - Immagini riguardanti il Concept tipologico-funzionale della residenza lavoro